Dalla prima fase di coltivazione dei peperoncini piccanti, la semina, al rinvaso finale che offre finalmente una fissa dimora alle piante per svilupparsi al massimo e dare vita ad un ricco raccolto; una delle domande che ogni coltivatore si porge più spesso è: qual è il miglior terriccio per coltivare i miei peperoncini piccanti?
Domanda più che lecita in quanto proprio il terriccio sarà la dimora delle nostre piante e naturalmente, in caso di una scelta errata, difficilmente si avrà un ricco raccolto visto che le piante ne risentiranno molto in caso di una consistenza e composizione del terriccio non consona al tipo di coltivazione. Ma vediamo insieme come scegliere il miglior terriccio per la coltivazione dei peperoncini piccanti.
LA CONSISTENZA DEL TERRICCIO
Prima di tutto, che sia un terriccio da semina o da rinvaso, è bene conoscere i tipi di terriccio in quanto in commercio ne esistono molti tipi e saper riconoscere quello giusto è fondamentale per ottenere ottimi risultati sia nella fase di semina che di rinvaso. In genere possiamo suddividere i terricci in tre categorie principali:
- Leggero
- Medio
- Pesante
Il terriccio ideale per la coltivazione dei peperoncini piccanti in genere è quello medio, in quanto è un ottimo compromesso in quanto a grana, mantenimento dell’umidità ed aerazione.
Come riconoscere il terriccio?
Qui non devi far altro che affidarti alle tue mani e fare tu personalmente un test pratico del terriccio prendendone una manciata e stringendolo in mano, se quando aprirai la mano il terriccio si sfalderà completamente come sabbia sarà leggero, se invece si compatterà completamente come l’argilla sarà pesante; mentre sarà il terriccio adatto se sarà un buon compromesso tra i due, né troppo sabbioso né troppo argilloso.
Questo perché in caso di un terriccio troppo pesante e compatto le radici faticheranno a crescere ed a farsi strada e la troppa umidità trattenuta e la poca aerazione tenderà a far marcire il seme, se invece prenderai un terriccio troppo leggero non riuscirà ad immagazzinare la giusta quantità di umidità che servirà a far germinare il seme.
In genere consiglio sempre di seminare in vasi piccoli in quanto una volta cresciuta la pianta potrà essere subito effettuato il rinvaso intermedio con un nuovo terriccio più adatto; vista la composizione dei terricci da semina che, essendo abbastanza “poveri di nutrimenti” e con un mantenimento di umidità più basso, tenderanno ad essere inadatti per una pianta già più sviluppata.
TERRICCIO DA SEMINA
Andando ora ad analizzare i vari tipi, non possiamo che iniziare da quello da semina, in quanto sarà proprio da questa fase che inizierà la tua coltivazione. Qui è fondamentale scegliere un ottimo terriccio specifico e professionale, in quanto l’uso di un terriccio non adatto potrebbe compromettere la germinazione dei tuoi semi, quindi evita di acquistare terricci universali o di bassa qualità o peggio ancora di usare la terra del tuo orto; il terriccio per questa fase dovrà essere specificamente da semina e di ottima qualità.
Andando nello specifico, un buon terriccio da semina per i peperoncini piccanti dovrà avere in genere queste caratteristiche:
- Leggero ed assolutamente non fertilizzato (ogni traccia di fertilizzante può bruciare il seme)
- Grana fine (una terriccio troppo compatto potrebbe soffocare il seme)
- Ph acido intorno al 6 – 6,5
- Concentrazione non troppo alta di torba (una concentrazione troppo alta di torba potrebbe inacidire troppo il terriccio)
Queste sono le principali caratteristiche di un buon terriccio da individuare sulla confezione prima dell’acquisto e se possibile valutare toccando con mano la consistenza del prodotto.
Personalmente ti consiglio di dare un’occhiata a questi che sono tra le migliori soluzioni sul mercato per quanto riguarda la semina:
TERRICCIO DA RINVASO
A differenza del terriccio da semina, questo sarà la seconda casa e poi la dimora definitiva della nostra pianta e quindi, se il primo è stato fondamentale per la nascita della pianta, questo sarà importante per tutta la fase di sviluppo che porterà poi al raccolto dei nostri amati peperoncini piccanti.
Anche qui la regola è sempre evitare il risparmio eccessivo e puntare sulla qualità, in quanto ogni centesimo risparmiato sul terriccio andrà poi speso in fertilizzanti, acqua e quant’altro per recuperare tutte le mancanze che un terriccio di pessima qualità avrà, con la conclusione che non avrai un ottimo risultato in quanto a coltivazione ed avrai sempre continui problemi in tutte le fasi di sviluppo della pianta.
Come per la semina anche qui si prediligono terricci con consistenza media e grana abbastanza fine al tatto, per favorire la ramificazione delle radici ed un buon mantenimento dell’umidità senza ristagni.
Per questa fase è possibile scegliere terricci “light” e quindi non fertilizzati, oppure terricci già fertilizzati; questa è una pura scelta personale, io sinceramente uso in genere terricci non fertilizzati così poi da occuparmi e scegliere personalmente quanti e quali fertilizzanti offrire alle mie piante.
Per quanto riguarda il ph invece, per la coltivazione dei peperoncini piccanti è sempre consigliato un ph acido intorno al 6 – 6,5.
Consiglio questi prodotti tra i migliori sul mercato specifici per il rinvaso dei peperoncini piccanti:
AERAZIONE E MANTENIMENTO DELL’UMIDITA’ NEL TERRICCIO
Questo credo sia uno dei punti fondamentali dell’intero argomento che non può di certo passare in secondo piano. Infatti creare un corretto mix per l’aerazione ed il mantenimento dell’umidità nel terriccio è importantissimo per garantire uno sviluppo perfetto alle nostre piante ed evitare ristagni nel terreno che potrebbero far marcire le radici e compromettere l’intera coltivazione.
Per offrire il miglior compromesso per il corretto sviluppo delle tue piante, personalmente ti consiglio quindi di mescolare il terriccio da rinvaso scelto con una dose dal 10 al 30% di perlite o entrambe e, una volta completato il rinvaso, stendere una buono strato di argilla espansa o vermiculite sulla superficie della terra.
Questo mix garantirà quindi una buona aerazione all’interno del terriccio ideale per le radici e per evitare ristagni di acqua ed un buon mantenimento dell’umidità evitando così di far seccare completamente il terriccio e quindi mantenere in buona condizione le piante per un tempo più lungo; evitando così un’irrigazione continua.
nb: alcuni substrati disponibili in commercio (come quelli già citati prima) sono già arricchiti di perlite.
Alcuni dei migliori prodotti disponibili online perfetti per creare il mix ideale per la coltivazione:
In conclusione, quali prodotti consigliare per chi è alle prime armi?
Consigliare dei prodotti come il terriccio non è mai cosa semplice purtroppo, in quanto in commercio ce ne sono veramente tanti tipi e personalmente sono uno che ama sperimentare, quindi tendo a provare sempre nuovi prodotti. Sicuramente la cosa più ragionevole che posso consigliarti per avere un buon rapporto qualità/prezzo è fare un giro personalmente in negozi specializzati, vivai e consorzi agrari e valutare tu stesso in base ai consigli che ti ho dato il miglior prodotto; così da toccare con mano il prodotto e cominciare ad avere le tue prime esperienze.
In quanto a cose da non fare invece, per esperienza personale ti consiglio di evitare assolutamente di comprare il terriccio nei supermercati o negozi tipo “tutto per la casa” (cosa che viene da fare per istinto all’inizio), in quanto nella maggior parte dei casi sono prodotti di bassissima qualità.
Se invece vuoi il meglio per le tue piante e scegliere una vera linea professionale, i prodotti citati nell’articolo sono assolutamente il top sul mercato; se naturalmente sei confuso sul quale scegliere ti consiglio questa selezione di prodotti che ti saranno utili dalla semina al raccolto finale: