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Uno degli argomenti che sicuramente non fanno dormire la notte i coltivatori è sicuramente l’illuminazione nella coltivazione indoor delle piante. Parlando ogni giorno con nuovi (ma anche esperti) coltivatori una delle domande più poste è sempre “che lampade devo utilizzare?”, “ho comprato queste lampade, vanno bene?”, “quante luce serve nella mia growbox?”, dopo aver sentito […]

Scegliere le giuste lampade e calcolare la quantità di luce per la coltivazione indoor

Uno degli argomenti che sicuramente non fanno dormire la notte i coltivatori è sicuramente l’illuminazione nella coltivazione indoor delle piante. Parlando ogni giorno con nuovi (ma anche esperti) coltivatori una delle domande più poste è sempre “che lampade devo utilizzare?”, “ho comprato queste lampade, vanno bene?”, “quante luce serve nella mia growbox?”, dopo aver sentito centinaia di volte queste domande ho pensato fosse giunto il momento di dare delle risposte chiare e concrete su questo importante argomento a tutti gli appassionati.

Infatti, c’è poco da dire, senza luce le piante muoiono, e con una scarsa luce non crescono o comunque stentano a crescere, quindi è importante offrire una più che adeguata illuminazione artificiale che assomigli il più possibile al tanto amato sole.

Quindi, saper scegliere le lampade giuste per offrire una buona illuminazione nella coltivazione indoor dei peperoncini (ma anche per tutte le piante) è un fattore più che fondamentale. Infatti è estremamente importante fare delle scelte giuste e soprattutto utili e produttive per quanto riguarda l’illuminazione perché sicuramente sarà questo uno degli “investimenti” più importanti di tutta la coltivazione.

Su questo argomento è bene distinguere tutte le varie tipologie di prodotti disponibili sul mercato, ma è comunque importante trovare il giusto compromesso qualità/prezzo in quanto questa attrezzatura verrà utilizzata in genere solo per un breve periodo (massimo qualche mese invernale/primaverile per la fase di nascita e primi mesi di crescita delle piante); naturalmente il discorso cambia se vuoi effettuare l’intera coltivazione indoor.

Per iniziare possiamo dire che le lampade per l’illuminazione nella coltivazione indoor più diffuse ed utilizzate sono divise in tre tipologie principali:

  • Lampade CFL a basso consumo
  • Lampade HID per la coltivazione
  • Lampade a Led per coltivazione indoor

Lampade CFL a basso consumo

Lampada cfl a basso consumo - coltivazione indoorLe lampade CFL (Compact Fluorescent Lights – Lampade Compatte Fluorescenti) non sono altro che le classiche lampade fluorescenti a basso consumo che sicuramente hai installato anche in casa. Questo tipo di lampade sono in genere la prima scelta per un’illuminazione indoor in quanto sono estremamente economiche, si trovano ovunque ed offrono anche un’ottima resa per la crescita delle nostre piante. Le lampade si presentano in genere con un attacco standard E27 ed è quindi possibile inserirle in numerosi portalampada. Ma vediamo bene i pro ed i contro di questo tipo di lampade:

Pro

Disponibilità e prezzo basso sono i principali vantaggi di questo tipo di lampade. Infatti è possibile acquistarle in ferramenta, in qualsiasi negozio di illuminazione, ma anche nei semplici negozi “tutto per la casa”, quindi veramente ovunque; inoltre tutto ad un prezzo nettamente più basso in confronto alle lampade concorrenti. A questo poi possiamo affiancare un’ottima resa luminosa ed una buona e vasta gamma di tipi differenti, come le “daylight” (luce del giorno – fredda) da 6400-6500k di colore bianca/bluastra ideali per la fase vegetativa o le “warm white” (luce calda) da 2700k con uno spettro di luce più rossa ideali per la fioritura.

Contro

Come contro invece abbiamo in primo luogo un’intensità luminosa più bassa in confronto alla concorrenti, questo significa che bisogna installare più lampade per ogni tot di piantine o m3, naturalmente fattore non importante per le piccole coltivazioni; in secondo luogo invece tendono a scaldarsi, quindi non è possibile metterle troppo vicino alle piante e alzano le temperature di tutto l’ambiente (ma questo potrebbe essere visto anche come un Pro in certe situazioni).

Come scegliere le lampade CFL

Una volta visti i pro ed i contro di questo tipo di lampade è importante consigliare come sceglierle: visto che la coltivazione indoor in genere prenderà solo le fase vegetativa delle piante e quindi la fase di fioritura verrà effettuata outdoor, consiglio l’acquisto di sole lampade “daylight”, quindi luce fredda 6400-6500k e con più lumen (flusso luminoso) possibili (in genere si trovano con 1300-1500 lumen a lampada). Naturalmente il numero di lampade da installare sarà relativo allo spazio da ricoprire e al numero di pianta da soddisfare, più avanti comunque ti spiegherò come regolarti con il numero di lampade.

NB: in genere essendo abbastanza lunghe, viene spontaneo metterle in senso orizzontale; in questo modo però metà dell’emissione luminosa verrà persa, consiglio quindi di utilizzare un riflettore apposito per risolvere il problema.

Importante: Ci sono lampade CFL specifiche per la coltivazione indoor, queste offrono delle performance migliori in quanto a potenza luminosa e temperature; naturalmente essendo specifiche e migliori hanno un prezzo più elevato a differenza di quelle “da casa” e vengono vendute solo in negozi specializzati nella coltivazione e online. Ti consiglio comunque di prenderle in considerazione per un eventuale acquisto.

Alcune delle migliori lampade CFL disponibili online:

Lampade HID per la coltivazione

Lampada HID coltivazione indoorLe lampade HID (High Intensity Discharge – Scarica ad alta intensità) sono una delle tipologie più utilizzate nella coltivazione indoor, soprattutto nel settore della Cannabis, ma sono perfette per tutte le coltivazioni.

Nella HID abbiamo due tipologie di lampadine: la MH (Metal Hide – Ioduri Metallici) e le HPS (High Pressure Sodium – Alta Pressione di Sodio). La differenza principale tra le due è che le MH emettono una luce “più fredda” e bluastra e quindi ideale per la fase di crescita vegetativa,  mentre le HPS emettono una luce “più calda” e rossastra, e quindi ideali per la fase di fioritura.

Pro

Sono piuttosto economiche rispetto ad altri sistemi di illuminazione per la coltivazione, sono facili da installare ma soprattutto sono una soluzione molto affidabile per ottenere degli ottimi risultati. Infatti con un kit base da meno di 100 euro puoi avere una lampada completa da 600w che oltre per coltivare puoi tranquillamente utilizzare per abbronzarti :D.

Contro

Le lampade emettono una grande quantità di calore, quindi dovrà essere affiancato un buon sistema di ventilazione per poter arieggiare e rinfrescare al meglio l’ambiente. Inoltre hanno una durata molto limitata, infatti con il tempo la loro intensità luminosa tende a calare e quindi si dovrà procedere a cambiarle ogni tot, in genere ogni anno. Altro contro è l’attacco della lampada, infatti non prevedono una standard ma hanno bisogno di un apposito alimentatore (come già detto ci sono kit pronti all’uso) ed inoltre la loro potenza luminosa richiede automaticamente una notevole richiesta energetica, quindi un notevole peso sulla bolletta elettrica.

Come scegliere le lampade HID

Anche per queste, come le precedenti, visto che serviranno solo per la fase vegetativa delle piante consiglio solo l’acquisto della tipologia a luce fredda MH, in genere con potenza da 600w in su. Se invece intendi coltivare completamente indoor, puoi optare per acquistare entrambe le lampade, e cambiarle nelle varie fasi della pianta. Online sono disponibili molti kit con tutto il necessario per avviare una coltivazione con questo tipo di lampade.

Lampade a Led per coltivazione indoor

Lampada Led coltivazione indoorNegli ultimi anni le luci a led hanno veramente fatto passi da gigante nel settore dell’illuminazione, infatti basti pensare che fino a qualche anno fa non erano consigliate per l’uso in coltivazione indoor, mentre ad ora sono una delle alternative principali.

Infatti le moderne luci a led emettono una quantità eccezionale di lumen per Watt e grazie alla nuova tecnologia COP (Chips on Board) consentono di emettere e fornire un’intensità luminosa adeguata alle esigenze delle piante, con una penetrazione luminosa incredibile. Possiamo quindi dire che ad oggi le luci a led possono eguagliare o addirittura superare le lampade illustrate in precedenza sotto molteplici punti di vista. Ma analizziamo bene i Pro ed i Contro:

Pro

Sono assolutamente la miglior soluzione per la coltivazione indoor in termini di efficienza energetica e basso consumo di corrente. Questo significa che è possibile soddisfare la richiesta luminosa delle piante senza poi andar ad appesantire la bolletta energetica, fattore assolutamente da non sottovalutare. Altro fattore importante invece è la quasi assenza di emissione di calore (a differenza delle lampade precedenti) e la funzionalità di avere una presa classica senza incorrere nell’acquisto di appositi alimentatori come le HID, e cosa forse più importante: hanno una durata infinita.

Contro

Per i led non credo ci siano veri e propri contro, a parte il prezzo. Infatti dal punto di vista tecnico sono assolutamente la miglior soluzione, bisogna però dire che un impianto a led serio di base, specifico per la coltivazione, ha un costo di qualche centinaia di euro e quindi non proprio alla portata di tutti, naturalmente però ci son delle soluzioni più economiche che si possono adottare.

Come scegliere le lampade a Led

Purtroppo essendo una recente tecnologia che continua ancora a svilupparsi è difficile dire con precisione come e quali lampade acquistare, infatti mentre le precedenti tipologie di lampade hanno ormai una standardizzazione, i led ogni anno migliorano sotto ogni punto di vista, quindi quello che può essere il miglior prodotto a led quest’anno potrebbe già diventare “obsoleto” il prossimo.

Riprendendo quanto specificato nei contro, se vuoi optare per un impianto a led, ma non hai intenzione di investire qualche centinaio di euro in uno professionale e specifico per la coltivazione, puoi adottare soluzioni a led per la casa (come lampadine o strisce) o comunque tecnologie più economiche (in genere cinesi) che comunque hanno un buon rapporto qualità/prezzo ed offrono buoni risultati. Naturalmente, essendo più economiche sono anche meno efficienti, ma personalmente son riuscito ad avere buoni risultati anche con queste rimanendo in un budget piuttosto basso. Anche qui dovrai regolarti con i lumen che offrono le lampade per capire se realmente sono ideali per la coltivazione.

Le migliori lampade LED disponibili online:

Altre tecnologie

Oltre a quelle appena specificate che sono ad ora le più utilizzate, abbiamo altre tecnologie di lampade utilizzate per la coltivazione indoor:

Lampade al plasma (LEP)

Lampada Lep per coltivazione indoorLe lampade al plasma sono una tra la soluzioni d’illuminazione indoor più performanti in assoluto, ma anche più costose. Queste utilizzano una tecnologia basata sulla base di cellule al plasma di quarzo fuso contenenti uno speciale gas ed altre particolari sostanze. Il funzionamento avviene con un riscaldamento del bulbo tramite una scarica di microonde (radiazioni) che gli consentono l’accensione e quindi l’emissione di luce. Con questa tecnologia abbiamo quindi una lampada senza connessione elettrica e quindi senza usura e consumo. La luce prodotta da questa lampada è a spettro completo quasi identica a quella solare e quindi ideali per ogni fase delle piante. Naturalmente parliamo di lampade con un prezzo al dettaglio sopra i mille euro!

Scegli ora le lampade Lep per la coltivazione indoor

Lampade CMH alto rendimento (LEC) 

lampada cmh-lec per coltivazione indoorLe lampade LEC (Light Emitting Ceramic) utilizzano dei particolari bulbi chiamati CMH (Ceramin Metal Halide), che non sono altro che un evoluzione delle già citate e più utilizzate HID. A differenza di quest’ultime però le LEC riescono ad emettere una temperatura di colore della luce più alta arrivando quasi ad eguagliare quella solare (Sole: CRI 100- Lec: CRI 80-96). Grazie a questa tecnologia la lampada riesce ad avere uno spettro luminoso più completo con livelli UV bilanciati quasi simili alle lampade al plasma citate precedentemente. In genere con una lampada base con bulbo da 315w e 3100°k si producono circa 36000 lumen con uno spettro perfetto per tutte le fasi delle pianta. Questo tipo di lampade sono più economiche delle precedenti, con un prezzo al dettaglio sulle 400 euro a lampada.

Scegli ora le lampade CMH per la coltivazione indoor

Lampade Neon

lampada neon coltivazione indoorUn’altra tecnologia di illuminazione usata nella coltivazione sono sicuramente i neon, su queste lampade c’è poco da dire, credo che chiunque abbia una plafoniera al neon in casa o in garage, sono molto economiche sia in acquisto che nella gestione e nei consumi ed offrono anche un buon risultato. Con questa tecnologia è possibile utilizzare le classiche plafoniere al neon da interno o esterno utilizzate in casa, ma esistono anche soluzioni specifiche per la coltivazione abbastanza economiche (meno di 100 euro per una lampada completa professionale) con una maggiore potenza luminosa e dei riflettori che direzionano meglio la luce.

Scegli ora le lampade neon per la coltivazione indoor

Quale tipologia di lampade scegliere?

Ora, avendo analizzato bene le varie tecnologia con tutti i pro ed i contro è bene tirare le somme e dire quale tra le varie tipologie di lampade è meglio scegliere. Purtroppo non è molto semplice, perché la scelta può essere dovuta da molti fattori come la quantità di piante, lo spazio totale, l’attrezzatura affiancata (riscaldamento-ventilazione) il budget e tanto altro; ma calcolando una situazione classica di coltivazione per hobby o per una piccola impresa (quindi lasciando da parte le lampade LEP e LEC che sono molto costose e quindi per un uso prettamente professionale e per larga scala), sicuramente la miglior soluzione è fare un piccolo investimento per delle lampade a LED in quanto offrono un’ottima illuminazione, perfetta per la coltivazione, ma soprattutto hanno una lunga durata e consumano poca energia elettrica. Naturalmente come già detto, per questa tecnologia è possibile optare anche per soluzioni più economiche spendendo qualche decina di euro ed avendo comunque ottimi risultati, tralasciando così gli impianti professionali più costosi.

Altra soluzione invece potrebbero essere le lampade CFL, in quanto molto economiche e soprattutto si trovano ovunque; ed una volta smontata la growbox è possibile usarle tranquillamente per la casa, per il giardino o per il garage, senza lasciarle inutilizzate in un angolo.

Non consiglierei invece le lampade HID  in quanto hanno costi di gestione abbastanza alti, ma soprattutto scaldano molto e quindi hanno bisogno anche di un buon impianto di ventilazione per non far alzare troppo le temperature dell’ambiente.

Naturalmente, per quello che è possibile, consiglio vivamente il fai da te per l’intero impianto, comprando cavo al metraggio, attacchi singoli e lampadine e montare il tutto a proprio piacere; cosi da risparmiare ed avere una soluzione perfetta per le proprie esigenze.

Per la mia growbox ad esempio ho creato personalmente un impianto assemblando diversi componenti e mettendo delle lampade a led per un totale di 30000 lumen con un consumo al quanto ristretto.

Calcolare la quantità di luce per la coltivazione indoor.

Questa è sicuramente una delle parti fondamentali per capire al meglio come regolarti nell’acquisto del tipo e del numero di lampade e sapere precisamente quanta luce serve per la tua coltivazione indoor.

Inizio col dirti che l’unità di misura per l’illuminamento è il Lux (lx), che è pari ad un Lumen (lm) fratto un metro quadrato (m2). Il minimo richiesto per far crescere le piante correttamente sono 21.000 Lux; per farti capire meglio devi sapere che la luce del sole in media varia tra i 32.000 ed i 100.000 lux.

Ora per capire di quali e quante lampade hai bisogno per la tua coltivazione indoor devi trovare con dei semplici calcoli il numero di lux che potresti ottenere nella tua growbox. Precisamente quindi ti serve sapere:

  • Quant’è la dimensione in metri cubi (m3) del tuo box o comunque dello spazio dedicato alle piante
  • Quanti lumen riesce a generare il tuo impianto d’illuminazione (controlla sempre questo valore prima di acquistare una lampada)

Con questi due dati in mano non devi far altro che dividere il numero di lumen totali che sviluppa il tuo impianto d’illuminazione diviso il volume del tuo box in m3 ed avrai il numero di lux effettivo che riesce a generare il tuo impianto.

Attenzione: Abbiamo detto che i lux sono Lumen su m2, e perché ora parliamo di m3?

Perché semplicemente l’altezza a cui posizioneremo le nostre lampade è fondamentale per un dato esatto della luce che andrà ad illuminare la nostra growbox. Infatti, su una determinata area, se posizioneremo una lampada a 50 cm o a 2 metri il risultato finale sarà molto diverso; perché più si alza lampada e più il fascio luminoso tende ad allargarsi perdendo di intensità.

Quindi in base a questo abbiamo un po’ riadattato la formula matematica per quello che ci serve a noi nello specifico.

Ma facciamo un esempio pratico per capire meglio come calcolare:

Ti faccio un rapido calcolo con le dimensioni di un’ipotetica growbox di 125x50x50 cm, moltiplico questi valori ed ottengono il volume: 312500 cm3, trasformo i cm3 in m3 ed ottengo 0,312 m3, questo è il volume effettivo del mio box.

Ora calcolo i lumen del mio impianto d’illuminazione: ipotizzando che ho un impianto a led formato da 2 lampade da 5000 lumen, avrò un totale di 10000 lumen.

Ora basta dividere il numero di lumen per i m3 del box quindi: 10000 lm/0,312 m3=32051 lux

Quindi son riuscito a creare un impianto d’illuminazione in un box che genera 32051 lux, calcolando quanto detto prima siamo quindi ben sopra i valori minimi per una giusta coltivazione indoor.

Un mio consiglio è quello di stare sempre al di sopra del valore minimo consigliato, di aggirarsi quindi intorno al valore minimo del sole quindi sopra i 30.000 lux, così da offrire una corretta illuminazione alle piante.

Ti consiglio di fare sempre questo calcolo prima di acquistare le lampade, così da valutare preventivamente se una determinata lampada può essere utile o meno senza buttare soldi.

NB: se non utilizzi una growbox e coltivi le tue piante in uno spazio aperto naturalmente avrai una dispersione di luce, ti consiglio quindi di mettere dei riflettori così da indirizzare tutta la luce verso il basso.

Una volta creato il perfetto impianto per offrire un’ottima resa luminosa alle tue piante, ricorda di offrire la massima “dose” di luce nella fase di crescita simulando che sia sempre il giorno più lungo dell’anno (21 giugno) e quindi con oltre 15 ore di luce al giorno (una buona soluzione sono 16-18 ore di luce continua).

Come capisco che la resa luminosa è ideale?

Saranno le piante a suggerirtelo, se rimango basse e crescono in larghezza e spessore del fusto allora la luce sarà perfetta, se invece tendono a “filare” (stretching) quindi rimanendo esili e crescendo solo in altezza, significa che sono in cerca di luce e quindi la resa luminosa è troppo bassa e dovrai o avvicinare le lampade o aumentare la potenza, se invece tendono ad ammosciarsi o addirittura a bruciarsi, le lampade son probabilmente troppo vicine o troppo potenti e quindi dovrai allontanarle; (in questo caso puoi far riposare le piante al buio qualche giorno per poi rimetterle alla luce con la giusta impostazione).

NB: consiglio di collegare l’impianto d’illuminazione ad una presa con timer incorporato, così da avere accensione e spegnimento completamente automatizzato anche quando sei fuori casa.

Le migliori prese con timer disponibili online: 

Direi che questo è tutto ciò che devi sapere sull’illuminazione per la coltivazione indoor, se hai apprezzato l’articolo ed ha azzerato ogni tuo dubbio sull’argomento condividilo con i tuoi amici sui social, magari aiuterà anche loro!

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