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Arrivato a questo punto sicuramente avrai già letto l’articolo riguardo la fase di semina dei peperoncini piccanti, ed avrai anche visto man mano germinare tutti i tuoi semi con i primi germogli spuntare dal terriccio; bene, da qui in poi possiamo iniziare a parlare di fase vegetativa delle piante. Questa argomento è molto importante, perché […]

Curare i peperoncini piccanti durante la fase vegetativa

Arrivato a questo punto sicuramente avrai già letto l’articolo riguardo la fase di semina dei peperoncini piccanti, ed avrai anche visto man mano germinare tutti i tuoi semi con i primi germogli spuntare dal terriccio; bene, da qui in poi possiamo iniziare a parlare di fase vegetativa delle piante.

Questa argomento è molto importante, perché è la fase che va dalla nascita della piantina fino allo sviluppo dei fiori e quindi dei frutti, e solo curando al meglio le tue piante in questa fase, potrai poi vederle grandi e forti ed avere allo stesso tempo un ricco raccolto.

Per prima cosa in questa fase dovrai offrire la massima resa luminosa alle piante, grazie ad ottimi sistemi d’illuminazione se stai procedendo con la crescita indoor (leggi l’articolo riguardo l’illuminazione per la coltivazione indoor), oppure facendo abituare piano piano le piante alla luce del sole nel caso tu non stia usando lampade. 

Come capire se la luce è giusta per le piante?

Molto semplice, basta osservare come reagiscono le piante, se cominciano a “filare” (stretching in termine tecnico), quindi vedrai il gambo allungarsi in modo vertiginoso, significa che le piante vanno alla ricerca di luce e quindi questa non è sufficiente, devi quindi avvicinare o potenziare le luci o migliorare l’esposizione solare. 

Se al contrario le piante si sviluppano in “larghezza” con foglie e fusto sempre più spessi, la luce è perfetta.

Nel caso invece che le foglie delle piante risultino bruciacchiate o la pianta tende ad ammosciarsi, significa che l’intensità luminosa è troppo alta, quindi cerca di distanziare o diminuire la potenza luminosa finché non si saranno completamente abituate.

Quante ore di luce dare alle piante?

Una volta valutata la perfetta intensità luminosa per le nostre piante è fondamentale anche offrire il giusto tempo di luce e buio per una corretta crescita. Consiglio quindi di dare alle piante un minimo di 16 ore giornaliere di luce alternate a 8 ore di buio; questo in genere è lo standard che numerosi coltivatori adottano per la propria coltivazione. Per ottimizzare questo processo io consiglio sempre l’acquisto di una presa con timer integrato per gestire le luci in modo automatico e preciso.

Un altro fattore molto importante da controllare in questa fase è l’acqua, infatti a differenza della fase di semina dove si tende solo ad inumidire il terriccio, nella fase vegetativa si dovrà aumentare la dose d’acqua e dare proprio da bere alle piante. Naturalmente vale sempre la stessa regola: mai esagerare ed evitare sempre i ristagni. Consiglio quindi di dare una buona dose d’acqua alle piante ed annaffiare nuovamente solo quando la terra sarà completamente asciutta, così sarai sicuro di dare realmente l’acqua che serve alla pianta e questo stimolerà anche le radici ad espandersi per cercare acqua in tutto il panetto di terra.

Una volta data la giusta dose di luce ed acqua alle piante, vedrai che giorno dopo giorno le piante si svilupperanno sempre più, mettendo sempre nuove foglie ed ampliando sempre più le proprie radici. A questo punto quindi, devi procedere dando una nuova casa alle tue piante per poter far si che continui la fase di sviluppo al meglio.

Il rinvaso

Dopo aver sviluppato pienamente almeno 6/8 foglie, se seminate in piccoli vasetti, semenzai o bicchierini da caffè, le nostre piante cominceranno a stare strette ed avranno bisogno di vasetti più grandi, consiglio quindi di passare al rinvaso in vasetti di almeno 10 cm di diametro per 10 cm di altezza, che corrispondono a circa 0,3-0,5l di volume. Se invece hai seminato subito in vasetti di queste dimensioni ti consiglio di aspettare ancora un po’ e procedere poi direttamente col rinvaso finale che spiegherò più avanti.

Come faccio a capire se realmente la pianta ha bisogno di un vaso più grande?

Basta estrarre leggermente la pianta con tutto il panetto di terra dal vasetto e valutare lo stato delle radici, se hanno riempito quasi tutto il panetto di terra significa che è l’ora di un vaso più grande. 

Prepara quindi i nuovi vasi riempendoli in parte con una mix formato dall’80% di buon terriccio e 20% perlite (>leggi l’articolo su come scegliere il miglior terriccio per il rinvaso<); prendi quindi la pianta da rinvasare e delicatamente rimuovila dal contenitore di semina, lasciando il panetto di terra attaccato alle radici completamente intatto, e ponila nei nuovi vasetti che hai preparato compensando con altro terriccio nei punti dove manca; compatta leggermente con le mani il tutto per dare stabilità alla piantina e dai una leggera annaffiata alla terra per farla compattare ancora. Nel caso servisse, rincalza con altra terra fino a raggiungere quasi il bordo del vaso (lascia sempre un minimo dal bordo per non far traboccare l’acqua) e infine ricopri con un leggero strato di vermiculite o argilla espansa ed un ulteriore annaffiata evitando sempre ristagni.

NB: la perlite è fondamentale nel mix per dare aerazione al terreno e mantenere umidità all’interno, in genere viene usata anche l’argilla espansa a fondo vaso per drenare acqua in eccesso ed evitare ristagni sul fondo – la vermiculite e l’argilla espansa sono importati sulla superficie per mantenere umido il terreno e non farlo seccare subito a contatto diretto col sole/luce.

Leggi questo articolo per vedere passo passo come effettuare il rinvaso delle piante di peperoncino

Rinvaso finale

Una volta effettuato il primo rinvaso vedrai giorno per giorno crescere sempre più le tue piante, e naturalmente prima o poi troveranno stretto anche questo nuovo vaso e dovrai passare ad uno spazio ancora più grande che garantirà alla pianta una crescita ottima per dar vita poi a grandi raccolti.

In questa fase le strade quindi si dividono, in base alle tue disponibilità potrai scegliere quindi di rinvasare in un vaso abbastanza grande da essere quindi la dimora definitiva della pianta oppure optare per la messa in terra in caso tu abbia la disponibilità di un terreno.

Rinvaso definitivo

Per la dimora finale in genere per la grandezza del vaso ci si regola con la specie di peperoncini che si ha, in quanto alcune hanno bisogno di più spazio ed altre meno.

Questa grandezza in grandi linee equivale ad un vaso dai 20 ai 30 litri per i Capsicum Chinense e Capsicum Pubescens e 15 litri per tutti gli altri. Nel caso di problemi di spazio potrai usare anche vasi da 10 litri che comunque ti garantiranno una buona crescita e quindi un raccolto decente. Naturalmente vale la regola che più grande sarà il vaso e più grande sarà la pianta e quindi il raccolto.

Messa a terra

Nel caso tu abbia la possibilità di mettere a terra le piante invece, consiglio naturalmente di metterle sempre in un terreno ben lavorato e fertilizzato preventivamente e preferibilmente non molto pesante come composizione. 

Devi poi procedere ad effettuare una buca della grandezza del vaso attuale della pianta, metterla a dimora, ricoprire con la terra il panetto e compattare il terreno con le mani ed infine annaffiare bene. 

Consiglio poi di disporre poi le successive piante ad almeno 40-50 cm di distanza sulla fila e ad 1m tra le file, naturalmente anche qui maggiore spazio si ha e migliore sarà la resa; ma soprattutto non si rischierà di non riuscire più a passare tra le piante in quanto diventeranno dei veri e proprio cespugli voluminosi.

Fertilizzazione

Naturalmente, come ogni altra pianta, oltre ad acqua e sole le nostre piante avranno bisogno di un po’ di nutrimento extra per garantire al massimo la produzione di frutti, infatti il solo terriccio, per quanto buono possa essere, non potrà offrire tutti i nutrimenti di cui la pianta ha bisogno. Quindi già dal primo rinvaso consiglio di dare un po’ di fertilizzante alle nostre piante, seguendo le tabelle riportate sulla confezione del prodotto.

In commercio ci sono ottime soluzioni sia per gli amanti del Biologico e quindi di composizione prettamente naturale, sia di composizione minerale e potrai scegliere tra una vasta selezione di concimi in composizione liquida, che in genere è a rapido rilascio, o in polvere/granulare o pellet, che sono più a lento rilascio. 

Consiglio i concimi liquidi per quando le piante sono più piccole per dare un nutrimento immediato, mentre la soluzione a lento rilascio consiglio di “mischiarla” nel nuovo terriccio per l’ultimo rinvaso così da avere una fertilizzazione costante nel tempo.

Per l’applicazione di questi prodotti, visto che ognuno ha un diverso dosaggio, ti consiglio di seguire le tabelle riportate sulla confezione o contattare direttamente il produttore.

Leggi questo articolo per saperne di più riguardo i fertilizzanti per i peperoncini piccanti.

Una volta affrontata al meglio questa fase, vedrai che le piante cresceranno sempre di più e potrai quindi passare alla terza fase sulla coltivazione dei peperoncini piccanti: >Fioritura e raccolta.

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